Project Manager: chi è, cosa fa e come diventarlo
Nel dinamico e complesso mercato del lavoro, sempre molte più aziende vedono al loro interno la presenza del Project Manager. Questa figura professionale è, con il tempo, diventata quasi indispensabile. A confermarlo, è una ricerca del PMI (Project Management Institute), secondo cui la domanda di Project Manager, nei prossimi 10 anni, crescerà molto più rapidamente rispetto ad altri settori professionali. In particolare, entro il 2027 si prevede una crescita del 33% della forza lavoro orientata alla gestione dei progetti, ossia circa 22 milioni di nuovi posti di lavoro.
Ma, andando più nel dettaglio, quali sono le responsabilità professionali di un Project Manager? E perché è così importante per il successo delle imprese?
Cosa fa di preciso un Project Manager? E qual è l’iter formativo per diventarlo?
Il Project Manager ha il complesso compito di gestire i progetti all’interno di una realtà aziendale. A partire dal contatto con il cliente committente, il Project Manager ha dunque la responsabilità di gestire il progetto in ogni sua componente, garantendone il completamento nel rispetto del budget e delle tempistiche previste.
Per inserirsi in questo contesto professionale, più che la formazione accademica, diventa fondamentale l’esperienza pratica e la scelta di un buon master specifico.
Il nostro master in Project Management, per esempio, favorisce l’acquisizione di quelle competenze poi spendibili nei più disparati contesti aziendali. Scopri il programma e come inviare la tua candidatura!
Chi è il Project Manager e cosa fa
Il Project Manager, o anche detto “PM”, è il professionista che, in un team di lavoro, è il responsabile della pianificazione, dell’esecuzione e della chiusura di un progetto.
In altri termini, il PM segue l’intero ciclo di vita del progetto in azienda, definendo ogni dettaglio: da un’appropriata ed efficiente allocazione delle risorse, al management delle tempistiche, fino alla soddisfazione del cliente committente.
Come anticipato, il Project Manager ha la responsabilità di gestire ogni fase di vita del progetto e, nel dettaglio, agisce su queste 4 fasi:
- Pianificazione del progetto: a partire dalla definizione degli obiettivi del progetto, il Project Manager ha il compito di creare uno specifico piano d’azione, dettagliando scadenze, risorse necessarie e task da svolgere. Particolare attenzione va riservata al budget e alla selezione delle risorse umane da coinvolgere, in base alle personalità e alle competenze di ciascuno;
- Gestione del progetto: in questa fase rientrano tutte le azioni di coordinamento delle attività, prestando attenzione a potenziali rischi e difficoltà del progetto;
- Controllo e monitoraggio: ogni task va anche monitorata, così da assicurarsi che il progetto avanzi correttamente rispetto al piano di lavoro stimato. Il Project Manager svolgerà quindi il ruolo del supervisore generale, senza tralasciare gli aspetti di budget ed eventuali modifiche, documentate e approvate;
- Conclusione del progetto: in questa ultima fase, il Project Manager si assicura che gli obiettivi siano stati raggiunti secondo i requisiti concordati con il cliente. Ogni progetto viene infine documentato e valutato, con feedback volti ad ottimizzare i processi futuri.
Ma quali sono le skills fondamentali per essere un Project Manager e svolgere il proprio ruolo in maniera efficace?
- Comunicazione e leadership: spiccate doti comunicative sono utili per guidare e ispirare il team, descrivendo attentamente le aspettative del cliente;
- Organizzazione: la pianificazione è essenziale per garantire il corretto svolgimento di tutte le attività;
- Problem solving: saper riconoscere, analizzare e superare problemi in maniera efficace, gestendo l’imprevisto in ottica del raggiungimento dei risultati;
- Time Management: il tempo è la chiave di tutto. Va padroneggiato e gestito al meglio, con deadline precise.
Come diventare un Project Manager
Per assumere il ruolo di Project Manager in azienda, una buona formazione universitaria è senza dubbio un ottimo punto di partenza. Possono essere vantaggiose, per esempio, le lauree in Gestione dei Progetti, Ingegneria Gestionale o similari. Tuttavia, anche chi ha una laurea umanistica può ricoprire questo ruolo, magari grazie ad una formazione pensata ad hoc. Un master dal forte carattere pratico e laboratoriale può infatti fornire una mirata specializzazione sui temi del Project Management. Come scritto in apertura, proprio il nostro master in Project Management guida gli allievi verso l’acquisizione delle competenze teoriche e pratiche utili in questo settore, fino al raggiungimento di una delle certificazioni più riconosciute, ossia la certificazione CAPM.
La certificazione CAPM, offerta e riconosciuta dal Project Management Institute (PMI), è specificatamente progettata per i professionisti nella gestione dei progetti.
Ecco i requisiti per procedere all’esame di certificazione:
- Essere in possesso di diploma di istruzione superiore
- Essere in possesso di un attestato che certifichi 23 contact hours di formazione sui temi del Project Management (rilasciato anche da ContaminAction)
Per mantenere la certificazione, ogni tre anni, sarà necessario ottenere 15 PDU (Professional Development Unit) tramite attività di formazione o aggiornamento.
I principali temi su cui di focalizza l’esame, e che quindi vengono affrontati durante il nostro master dedicato, sono:
- Fondamenti di Project Management e Concetti Core (36%)
- Metodologie predittive e plan-based (17%)
- Agile Frameworks e metodologie (20%)
- Business Analysis Framework (27%)
I più grandi punti di forza della certificazione CAPM? Essere riconosciuta a livello internazionale, dando accesso ad opportunità di carriera in tutto il mondo, oltre che aumentare la competitività del professionista sul mercato del lavoro.
Le figure professionali ibride con i master ContaminAction
Il ruolo del Project Manager è così diffuso da essere potenzialmente applicabile a qualsiasi settore. Del resto, ogni progetto – sia esso relativo a temi di tecnologia, sostenibilità, marketing o risorse umane – va strutturato, gestito e curato in ogni sua fase. Esistono quindi Project Manager in ogni ambito professionale e, proprio alla luce di questa trasversalità, ContaminAction propone una formazione dal taglio multidisciplinare.
In ContaminAction, ogni allievo potrà formarsi sui temi del Project Management e su un altro tra questi:
- HR – Risorse Umane → per specializzarti nella gestione di progetti che riguardano lo sviluppo del capitale umano in azienda;
- CSR – Innovazione & Sostenibilità → per specializzarti nella gestione di progetti sostenibili;
- Digital Marketing → per specializzarti nella gestione di progetti di comunicazione e marketing;
- Big Data & Intelligenza artificiale → per specializzarti nella gestione di progetti di tecnologie avanzate.
I progetti in ambito PM – ricoprire il ruolo PM
Il nostro percorso formativo, oltre che classici momenti laboratoriali e di confronto, prevede anche la possibilità di mettersi alla prova in veri e propri progetti di consulenza aziendali.
Il team di allievi, su richiesta di un’azienda committente, si assume quindi la responsabilità di raggiungere uno specifico obiettivo.
Il Project Management si ripropone sempre, in qualche modo, come il tema cruciale di ogni project work. E questo perché, all’interno di ogni gruppo di lavoro, si ricoprono (spesso in maniera naturale e istintiva) dei ruoli. Ogni obiettivo, per essere raggiunto, ha bisogno di un PM che tenga un po’ le redini del progetto, dettando le tempistiche e gestendo le comunicazioni con l’azienda cliente.
L’importanza di essere un PM
In conclusione, come abbiamo visto, il ruolo del Project Manager è di vitale importanza per il successo di qualsiasi progetto. Si pone come mediatore e come “traduttore” dei desideri del cliente, pianificando il lavoro e guidando le fasi di avanzamento, senza mai dimenticare di motivare il team. In un mercato del lavoro dinamico come quello attuale, dedicarsi alla formazione per diventare Project Manager potrebbe essere la scelta giusta!
Dopo molti anni all’estero, sono rientrata in Italia e ho cercato di ricreare l’ecosistema a cui ero abituata: un network internazionale, giovane, innovativo, dinamico e ho trovato ContaminAction. Un hub di professionisti pronti a condividere tutte le conoscenze ed expertise per formare me e i miei colleghi. Il master è stato un reale percorso formativo, senza tralasciare il lato umano. È stata proprio una bella esperienza che consiglio a tutti coloro che vogliano mettersi in gioco cogliendo le numerose opportunità che verranno.
Questa esperienza ha rappresentato un punto di svolta per il mio sviluppo professionale. Mi ha permesso di conoscere il mondo della sostenibilità, consolidare le mie abilità nel project management. Inoltre, è stato un momento che mi ha permesso di riflette sui miei obiettivi di vita, personali e professionali, e mi ha data la forza per le nuove avventure che mi aspettano.