“In un’epoca in cui l’imprevedibilità è all’ordine del giorno, noi non possiamo che essere anti-fragili, accogliendo l’imprevedibile e sfruttandolo per fare sempre un passo in avanti e percorrere nuove strade inesplorate”.

Parola di Gian Luca Comandini, un pioniere, un innovatore, un eclettico che si è messo in gioco con successo in tanti ambiti diversi.

Imprenditore, professore universitario e membro della task force Blockchain del MISE, eletto già anni fa da Forbes tra gli Under 30 più influenti del futuro, nel suo Inspirational Speech ci ha dato un quadro futuristico di ciò che sarà centrale nei prossimi anni: lo spazio, l’aggiornamento della gestione dei diritti e la genomica. Tre campi totalmente diversi tra loro ma che vedranno la Blockchain protagonista nel loro sviluppo.

E’ intervenuto nelle nostre aule per l’Inspirational Speech di apertura del nuovo anno e gli abbiamo chiesto di spiegarci la Blockchain con semplicità:

“Si tratta di un registro pubblico decentralizzato e condiviso, dove il controllo è in mano alla maggioranza di coloro che lo gestiscono. Si chiama catena di blocchi perché ogni blocco-dati all’interno del registro è incatenato al blocco precedente e al blocco successivo. Questo permette alla Blockchain stessa di prevenire ogni tentativo di hackeraggio o manomissione”.

L’applicazione nella musica e nel calcio

Gian Luca Comandini è stato in grado di portare per la prima volta questa tecnologia nel mondo della musica per misurare i battiti del cuore di Achille Lauro. “Volevo fare qualcosa che avesse non solo un impatto mainstream, ma che permettesse anche a chi era scettico o aveva paura della Blockchain, di vedere che è una tecnologia che può fare del bene”.

Da qui l’idea di prendere i battiti cardiaci di Achille Lauro durante il suo primo concerto dopo 2 anni di stop forzato, e di trasformarli in tempo reale in un NFT. In 37 minuti sono stati raccolti oltre 100.000 euro, destinati ad un ospedale che cura bambini malati di cuore.

Non soddisfatto, Gian Luca Comandini ha deciso di investire anche nel calcio, dando una seconda vita ad una piccola realtà di zona. Fonda così il Vesta, una squadra che, grazie all’utilizzo della Blockchain, dell’intelligenza artificiale, della robotica e dell’IOT, sta scalando dal basso le diverse categorie con l’obiettivo di arrivare nel calcio che conta e trasformarlo.

Gian Luca Comandini con i suoi progetti è la testimonianza che dell’innovazione (con impatto sociale) si può essere protagonisti, “creando il futuro”.

 

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