Per il secondo incontro del Percorso di Mentoring la ContaminAction University ha invitato un grande esperto di Rugby a raccontarsi e confrontarsi con i mentori dell’ecosistema.
Marco Molina, campione di Rugby, Responsabile di Rugby Experience School L’Aquila, nonché autore del libro “Il Rugby una partita della vita”, che dal 2009 si occupa della crescita dei giovani attraverso l’esperienza del Rugby, ci ha fatto vivere i momenti della sua vita che gli hanno permesso di scoprire alcuni degli ingredienti fondamentali per il mentoring.
Il terremoto dell’Aquila del 2009 per lui ha significato rendersi conto che la realtà può portarti a perdere tutto in un solo secondo, che tu sia adulto o bambino, ma anche a tirar fuori la “tigna” e capire quali siano i veri valori dai quali partire per ricostruire la propria vita e non solo, portandolo a creare quella che adesso è la società giovanile più grande in Abruzzo nel sostegno delle famiglie per il percorso di crescita del bambino.
Nel Rugby la maglia ha un numero e non un nome perché ogni persona è importante in quanto parte fondamentale e attiva della squadra, un po’ come “un pugno chiuso è più forte”, ed è un regalo prezioso che ricevi da chi ti vuole trasmettere l’esperienza che porta con sè quella maglia.
Un’altra caratteristica è il Terzo tempo, un momento in cui le squadre avversarie si incontrano e condividono insieme la vittoria di una delle due squadre nel pieno rispetto dell’altro.
Il mentoring è un percorso evolutivo, di accompagnamento e di crescita, caratterizzato da ascolto, condivisione e scambio esperienziale che va oltre alla semplice trasmissione di nozioni, si tratta di creare un rapporto di fiducia che stimoli la scoperta delle proprie potenzialità ed esigenze, senza tralasciare la lealtà e il rispetto per l’altro.