Al via una nuova edizione del percorso di Mentoring in ContaminAction University!
Abbiamo aperto le danze con due ospiti d’eccezione assoluta: Nicole Orlando, atletica paralimpica vincitrice di quattro medaglie d’oro e un argento ai Mondiali del Sudafrica, e Anna Miglietta, ex allenatrice della nazionale di ginnastica ritmica e Presidente della Società Ginnastica La Marmora di Biella.
Mentori e allievi si sono incontrati per la prima volta in via digitale, avviando quello che rappresenta uno step essenziale nel modello formativo ContaminAction, in cui ogni ragazzo viene seguito individualmente nel proprio percorso di crescita.
Per l’occasione, non avremmo potuto assistere a testimonianza migliore di quella di Anna Miglietta, che da sempre si dedica alla formazione sportiva dei giovani e che segue Nicole fin dai primi anni di vita.
Cos’è essenziale in un percorso di mentoring? Ce lo racconta Anna, proprio sulla base del lavoro incredibile svolto con Nicole.
“Per far crescere i miei ragazzi, prima di tutto li pongo al centro dell’attenzione. Non si tratta semplicemente di formarli dal punto di vista fisico, ma soprattutto di mettersi a loro completa disposizione al di fuori della lezione per qualsiasi tipo di supporto.”
“Nicole mi è stata affidata dalla madre quando aveva appena tre anni ed è subito diventata una priorità per me. Sono riuscita a inserirla immediatamente in un gruppo di normodotati senza alcuna difficoltà. Venti anni fa era molto più complicato compiere questo tipo di inserimento, ma con lei è stato semplicissimo. Era evidente che Nicole avesse uno sprint in più degli altri, delle doti fisiche incredibili e una grande scioltezza articolare: questo è stato fin da subito il suo punto di forza che l’ha portata a rappresentare un esempio e uno stimolo per gli altri.”
Su quali elementi focalizzarsi durante il percorso di crescita?
Sulla gestione della paura, ad esempio: “La paura è un elemento indispensabile per il successo” ci spiega Anna. “Senza paura si sottovaluta l’importanza di una sfida e viene a mancare lo stimolo. Bisogna poi imparare a controllare l’ansia attraverso pensiero fisso dell’azione motoria che si va a compiere, tenendo sempre a mente cosa si sta per fare. Se credi davvero in quello che stai facendo, sei già a metà dell’opera.“
È altrettanto importante la volontà di migliorarsi continuamente: “La massa si accontenta, il campione no. Nicole non è mai soddisfatta di se stessa, sa che può fare sempre di più.”
Il fair play è un altro elemento essenziale: “Ricordo quando Nicole ha gareggiato in un campionato italiano ed era fuori allenamento. In quell’occasione è arrivata seconda, ma la prima cosa che ha fatto al termine della gara è stato abbracciare la prima classificata. Non è un gesto naturale per tutti, ma cerco sempre di educare i miei allievi al rispetto degli avversari.”
“Il talento da solo non basta. Senza concentrazione, volontà e sacrificio, il talento è una meteora. La stabilità si ottiene solo dal lavoro costante. Anche chi non ha un talento di base potrà ottenere ottimi risultati attraverso un duro lavoro e potrà persino riuscire in cose che il talentuoso non può.”
Se Anna rappresenta senza ombra di dubbio il mentor perfetto, Nicole è certamente una mentee non da meno.
“Vietato dire non ce la faccio” è il suo motto, nonché il titolo del suo primo libro. Non esistono sfide impossibili per chi ha chiari i propri obiettivi e ama il proprio lavoro.
“Lo sport è la mia passione e la mia vita. La mia è una famiglia di sportivi: mia madre è stata una cestista professionista e mio padre ha giocato in serie C con il Crotone, mio fratello gioca a calcio e mia sorella pratica pallavolo. Sono la cosa più importante per me.”
“Amo la mia vita così com’è. La sindrome di Down mi dà una marcia in più: la felicità. Ho un carattere molto forte, grinta, tenacia e determinazione. Dove trovo tutta questa carica? Da tre cose: pensiero, cuore e gambe. È tutto quello che mi serve per arrivare fino in fondo al traguardo.”
Focus, forza d’animo e soprattutto tanta costanza: a partire dalla sua routine in vista di una gara, che prevede estrema attenzione alla dieta ed esercizi sia di atletica che di ginnastica artistica, sempre sotto la guida del coach Paolo Avione.
Il momento più bello della carriera per Nicole? “La vittoria in Sudafrica, un’esperienza fantastica vissuta insieme ai miei compagni della Federazione Italiana. Ho voluto dedicare quel successo importantissimo a mia nonna.”
Nicole ci ha raccontato infine della sua esperienza a “Ballando con le stelle”: “Mi sono divertita molto davanti alle telecamere. È stato bellissimo fare quest’esperienza con il mio partner Stefano Oradei, che è anche un mio caro amico. Non ho mollato e sono riuscita ad arrivare in finale. Adoro la musica, ce l’ho nel sangue, mi sentivo una principessa sulla pista.
È stato interessante osservare con Anna la differenza tra Nicole e i colleghi “rivali” di fronte alle votazioni della giuria: “Nicole era l’unica ad accettare i verdetti senza protestare.”
Non le basta però eccellere nell’atletica, Nicole vuole migliorarsi su tutti i fronti: dal lancio del disco alla cucina! Lavora come aiuto cuoco in un soggiorno per anziani del Favaro e in futuro le piacerebbe diventare indossatrice.
Un esempio di determinazione, responsabilità e umiltà, riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno del 2015.
ContaminAction è orgogliosa di aver accolto nuovamente Nicole e Anna tra suoi i banchi virtuali e le ringrazia per la preziosa testimonianza.
Buon mentoring a tutti!